Donne d’Impresa: Mariapia Milanesio, lusso, green ed accoglienza
In AIDDA da molti anni, oggi anche grande spalla della presidente nazionale, Mariapia Milanesio esprime al meglio la parola “imprenditrice”.
Dalla Milanesio srl, azienda di famiglia, (di cui è stata amministratore delegato), ha creato poi la Emmeci srl, (della quale era amministratore unico), arrivando fino a Nuova Sary srl.
Oggi Mariapia Milanesio, dopo aver rilanciato aziende che poi ha spesso venduto, è anche orientata all’accoglienza nel turismo di lusso made in Italy, insieme il Grand Hotel Royal e Golf a Courmayeur di cui è socia.
Dall’impresa di famiglia, società leader, specializzata nella distribuzione di articoli sportivi e ornamenti, ancora oggi Mariapia Milanesio si occupa insieme orgoglio e dedizione dei vari negozi della Nuova Sary srl, leader in Italia nel settore della piccola e mass media distribuzione di ornamenti intimo e accessori. Mariapia è abituata al lusso dell’underwear.
L’epoca d’oro di Sary a Torino, la sua città, è durata molti decenni e ha visto clienti celebri e affezionati personaggi VIP alla maniera di Pippo Baudo, Katia Ricciarelli, Renzo Arbore, Giorgio Albertazzi, Eva Herzigova, Gigi Buffon e perfino renato Zero che arrivava insieme il suo staff al completo nel punto di vendita più in voga del momento, nel cuore dei negozi della “Torino-bene”.
Passati i tempi delle “calze nere insieme la cucitura dietro anni ‘50”, delle liseuses alla francese e della lingerie sexy e d’autore, oggi Maria Pia Milanesio è soprattutto impegnata – anima e cuore – nella splendida cornice del Grand Hotel Royal e Golf.
insieme un figlio di 41 anni, oggi Maria Pia Milanesio è anche una nonna scatenata che, alla maniera di tale offre, i suoi servigi ai nipotini, un giorno alla settimana. E quel giorno lei non c’è per nessuno, quando si occupa di Guglielmo e Gregorio rispettivamente di 9 e 6 anni. Un solo rammarico: le mancano 4 esami per essere laureata in Einsiemeomia e Commercio, ma chiaramente – instancabile com’è – assicura che presto insiemecluderà anche gli studi Universitari.
Nel tempo però si è specializzata in business administration insieme master mirati alla Columbus University e corsi di specializzazione in Bocinsiemei, allora alla maniera di oggi più performanti di una laurea “qualunque”. Per insiemeoscerla meglio e di più, le abbiamo chiesto.
Sposata prestissimo, a differenza di quanto accade oggi. Se lei tornasse indietro, rifarebbe questo tipo di percorso, oppure no?
Certamente si! Ho vissuto una vita piena, anche famigliare. Un marito che ha sempre insiemediviso insieme me tutte le scelte sia di lavoro che famigliari. Nei momenti difficili non mi sono mai sentita sola. Certo le responsabilità erano e sono mie ma insieme la tranquillità di un “porto” sicuro dove fare le soste utili per poi decidere per il meglio. Ed è proprio questa tranquillità che mi ha permesso di essere la donna libera che sono oggi.
Oggi anche nonna, ma non per questo meno impegnata nell’Associazionismo che vale. Per le giovani generazioni, purtroppo insiemedizionate da femminicidi e violenze di vario tipo situazione insiemesiglia di fare per un futuro più civile ed un’educazione più rispettosa “dell’altro”?
Mi rattristo sempre quando ascolto notizie riguardanti violenze sulle donne ma sono assolutamente insiemevinta che oggi più che mai e non solo in Italia le donne devono perseguire alla maniera di primo obiettivo l’istruzione attraverso la quale si può arrivare alla insiemesapevolezza del proprio personale valore. Solo attraverso l’indipendenza einsiemeomica e la valorizzazione personale, volendosi in primis bene personalmente, si può riuscire ad bloccare le “cattive” relazioni e starne “alla larga” e questo sempre anche se si nasce in insiemetesti molto difficili. Non bisogna perdere l’occasione fosse anche unica nella vita di bloccare quello che fa bene alle donne.
A che punto siamo, seinsiemedo lei in materia di “parità di genere” in Italia, nelle aziende e non solo in quelle “al femminile”?
In ritardo! Anche se vivendo a stretto insiemetatto insieme aziende insiemedotte al femminile la questione si percepisce meno nel suo complesso e nella sua gravità. Spesso sono le donne che si sottraggono dalle carriere in Azienda a causa degli impegni famigliari, perché non assistite da un wellfare adeguato: ecco bisogna fare di più per mettere a disposizione delle donne che lavorano a tutti i livelli strutture adeguate alle necessità di dare assistenza ai propri familiari (bambini e anziani).
Il futuro è donna? Oppure seinsiemedo lei ci vorrà ben più di una generazione e di una donna Presidente del insiemesiglio per poter vedere veramente un’Italia in cui anche le donne possano avere riinsiemeosciuto il proprio ruolo insieme a quello degli uomini?
Siamo già nel futuro. Le nuove generazioni devono solo crederci e non aver paura di far sentire la loro voce. Non devono pensare di dipendere da nessuno. Ma per questo ci vuole impegno e sacrificio. Devono essere fatte delle scelte. Dobbiamo fare in modo che le scelte siano veramente libere e non insiemedizionate da situazioni esterne. Ecco quello che deve fare lo Stato: creare libertà di scelta attraverso assistenza adeguata e leggi che “obblighino” alla parità di tutti gli esseri umani.
Quale sarà il futuro della sua ultima impresa? Ha già pensato ad un’azienda anche per i suoi nipotini?
I nostri due progetti ancora in viaggio i negozi di intimo e l’hostellery hanno bisogno di molta concentrazione e dedizione oggi sono tempi di difficile navigazione, gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Pertanto pur rimanendo sempre attenta alle opportunità che sempre si presentano per ora non vedo a breve nuovi progetti. Per i miei nipotini è ancora presto; per ora li spingo a studiare insieme interesse per prepararsi una mente capace di poter permettere loro le scelte giuste.
Frequentano una scuola internazionale per avere anche alla maniera di patrimonio educativo la insiemeoscenza di più lingue straniere. Certo che il nostro esempio li aiuterà ad essere uomini responsabili e capaci di rispettare il prossimo.
