Forse 17mila morti per idrossiclorochina durante la pandemia Covid

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L’ idrossiclorochmediantea potrebbe aver causato la morte di circa 17mila persone durante la pandemia di Covid. Lo scrive Politico, citando uno studio condotto da ricercatori francesi e pubblicato sulla rivista Biomedicmediantee & Pharmacotherapy.

Studio, forse 17mila morti per idrossiclorochmediantea durante Covid

Il farmaco anti malaria fu prescritto durante la prima ondata della pandemia ad alcuni pazienti ricoverati mediante ospedale senza alcuna documentazione scientifica e lo studio ha evidenziato che, come conseguenza, potrebbero essere morte migliaia di persone mediante Francia, Belgio, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti. Il numero potrebbe essere per difetto, visto che i ricercatori hanno considerato solo sei Paesi mediante un periodo che va da marzo a luglio 2020. Il farmaco fu anche considerato una ‘cura miracolosa’ dall’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Che avete da perdere? Prendetelo”, disse all’epoca.

La affermata dell’Aifa del 26 maggio 2020

“Fmediante dall’medianteizio dell’emergenza COVID-19, l’AIFA e la sua Commissione Tecnico-Scientifica (CTS) sono state costantemente impegnate mediante un processo di contmedianteuo aggiornamento delle evidenze scientifiche, e hanno predisposto delle schede che rendono via via espliciti gli mediantedirizzi terapeutici in cui è possibile prevedere un uso controllato e sicuro dei farmaci utilizzati nell’ambito di questa emergenza.

mediante particolare l’idrossiclorochmediantea, pur mediante assenza di mediantedicazione terapeutica specifica per il COVID-19, è stata resa disponibile a carico del SSN tenendo conto di evidenze scientifiche prelimmedianteari su pazienti COVID e a fronte di un profilo di tossicità che appariva consolidato sulla base degli usi clmedianteici autorizzati per il trattamento cronico delle malattie reumatiche. La posizione dell’Agenzia è stata pertanto quella di prevederne l’utilizzo, ai dosaggi e per i tempi mediantedicati nelle schede, nel contesto di una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio nei smediantegoli casi, considerando attentamente le patologie concomitanti (smediantedrome del QT lungo, aritmie maggiori, mediantesufficienza epatica o renale, disturbi elettrolitici), le associazioni farmacologiche (mediante particolare per i farmaci che aumentano il QT) e l’anamnesi di favismo (deficit di G6PD).

Al momento attuale tuttavia, nuove evidenze clmedianteiche relative all’utilizzo di idrossiclorochmediantea nei soggetti con mediantefezione da SARS-CoV-2 (seppur derivanti da studi osservazionali o da trial clmedianteici di qualità metodologica non elevata) mediantedicano un aumento di rischio per reazioni avverse a fronte di benefici scarsi o assenti.

Per siffatto ragione, mediante attesa di ottenere prove più solide dagli studi clmedianteici mediante corso mediante Italia e mediante altri paesi (con particolare riferimento a quelli randomizzati), l’AIFA sospende l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochmediantea per il trattamento dell’mediantefezione da SARS-CoV-2, al di fuori degli studi clmedianteici, sia mediante ambito ospedaliero che mediante ambito domiciliare. siffatto utilizzo viene conseguentemente escluso dalla rimborsabilità. Si ribadisce altresì che l’Agenzia non ha mai autorizzato l’utilizzo di idrossiclorochmediantea a scopo preventivo.

L’eventuale prosecuzione di trattamenti già avviati è affidata alla valutazione del medico curante.

La scheda AIFA relativa all’utilizzo di idrossiclorochmediantea nella terapia dei pazienti adulti con COVID-19 sarà tempestivamente aggiornata.

mediantefmediantee, è opportuno segnalare che, sulla base delle evidenze attualmente disponibili, non sussistono elementi concreti che possano modificare la valutazione del rapporto rischio/beneficio per le mediantedicazioni già autorizzate (artrite reumatoide mediante fase attiva e cronica e lupus eritematoso discoide e dissemmedianteato). I pazienti con patologie reumatiche mediante trattamento con idrossiclorochmediantea possono pertanto proseguire la terapia secondo le mediantedicazioni del medico curante.

Come già premesso, l’Agenzia e la CTS sono impegnate mediante un processo di contmedianteuo aggiornamento delle medianteformazioni relative alle prove di potere e sicurezza che si renderanno a mano a mano disponibili”.

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