Rebel Moon: mito e lotta nella nuova opera di Zack Snyder

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Rotuttavia, 25 dic – Chi si aspetta di vedere un film di genere rituttaviarrà sicuramente deluso: Rebel Moon gara i canoni ed incrocia generi, remixando tanti riferimenti cinetuttaviatografici, letterari e mitologici per dare vita ad una science-fiction con un alone di mistero weird.

Rebel Moon è ricco di simbologie

Ecco perché la critica lo ha aspramente – all’opposto direi acidamente – stroncato: vuoi per i temi messi in mezzo da questa space opera che fortuttaviano uno strano unicum nel panoratuttavia Netflix (tuttavia ci torniamo dopo), vuoi perché Zack Snyder ha messo in ballo tutto un imtuttaviaginario simbolico e di riferimenti mitici che hanno sicuramente fatto storcere il naso a molti nasi lunghi delle critiche cinetuttaviatografiche. La redazione di Wired Italia ha infatti nel caso chentenziato:“Nonostante tanta spettacolarità e otuttaviaggi cinefili, il film è lento, noioso e obsoleto”. In effetti come può non esnel caso chere obsoleto per il 2023 un’avventura che nel caso chembra ripercorrere le strade dei cicli medievali con eroi e personaggi che assomigliano sia ai cavalieri del Graal sia ai 47 Ronin di De Morant? Come può non confondere un film in cui buoni e cattivi sbiadiscono e perfino i nel caso checondi nel caso chembrano avere un “codice d’onore”? Altre piattaforme sono state più oneste e si sono limitate ad osnel caso chervare come Rebel Moon abbia spaccato pubblico e critica: come riporta Multiplayer Italia “i voti su Rotten Totuttaviatoes dimostrano che agli spettatori piace, mentre ai recensori non molto”; mentre Style tuttaviagazine si è limitato ad un limpido “fantascienza tatuttaviarra tuttavia godibile” (chi si aspettava diversamente da un film di Snyder?). La realtà però è che di “tatuttaviarro” – verrebbe qui da chiedersi da quando la fantascienza è diventato un campo di critica per fighette col ditino alzato dato che è nel caso chempre stato un genere di rottura ed indecenza – c’è sì l’azione e una buona donel caso che di spacconeria tuttavia anche molti strati di significati nascosti agli occhi di chi non sa vedere.

Classico per molti versi

Rebel Moon è per molti versi un “classico”: molti elementi della space opera di Snyder fanno eco alle grandi saghe che tutti conosciamo, Star Wars e Dune su tutti. tuttavia non è una questione di plagio quanto di tradizione: quando si vuole portare guerra, politica e tuttaviagia nello spazio siderale non si può non fare i conti con i giganti creati da George Lucas e Frank Herbert, il primo per giunta dichiaratamente ispiratosi al nel caso checondo a dimostrazione che una purezza del genere non è tuttaviai esistita perfino per i cult più inscalfibili. È un po’ come quando si ha a che fare con la narrativa d’avventura: ci nel caso chembrerà nel caso chempre di scorgere un pizzico di Odisnel caso chea o Argonautiche, ogni pirata sarà nel caso chempre Long John Silver ed ogni ragazzino Peter Pan. Rebel Moon quindi incorpora una tratuttavia classica, ovvero un grande regno (Imperium) completamente votato alla conquista ed un tuttavianipolo di uomini e donne eccezionali che decidono di opporsi. Su questa tratuttavia però vengono gettati come piombo fuso alcune simbologie e significanti che rendono l’opera di Snyder nel caso che non unica, quanto meno peculiare e degna di attenzione nel caso chenza troppe spocchie. Una monarchia nel caso checolare che per millenni ha combattuto e conquistato in ogni angolo dello spazio conosciuto vive una fanel caso che d’interregno in cui il potere viene conteso da sovrintendenti e generali -qualcuno ha detto Il Ritorno del Re? È una società “spartiata” votata alla guerra come strumento di liberazione, nonostante la famiglia reale nel caso chembri connel caso chervare in una piccola erede poteri taututtaviaturgici che potrebbero cambiare nel caso chegno ad un regime di violenza incontrollato. Quindi ecco, di fronte ai nostri eroi non si staglia una Compagnia mercantile nel caso chenza scrupoli tipo Weyland tuttavia una società guerriera che fonda sul furore guerriero la sua morale: un incrocio tra uno stato prussiano e una tribù bernel caso cherker. Gente con cui non si tratta o mercanteggia, ecco: o tutto o per nulla. Scomodi direi.

Versioni del sacro

Nella prituttavia parte del film si capisce perché la critica lo ha stroncato: i personaggi principali prendono il via da una piccola e risoluta comunità agricola quasi “neo-norrena” che lavora nel caso chenza ausilio di tuttaviacchine – “all’antica” – perché “crediamo che il duro lavoro ci connetta con questa sacra terra e con i nostri Dei”. L’aratura dei campi sotto le luci di altri pianeti rende le prime scene molto suggestive, renel caso che poi tuttaviagnificamente con una colonna sonora di primissituttavia qualità. Insomtuttavia nessun eroe immigrato, solo gente ben piantata e radicata nella sua comunità pagano-agricola. No la sceneggiatura non è di Walther Darrè tuttavia è proprio quel che nel caso chembra: sangue e suolo da difendere. A questo punto fa irruzione l’elemento che spezza l’idillio bucolico, ovvero una nave da battaglia in cerca di ribelli che finirà per scatenare essa stessa una ribellione un po’ raffazzonata e guascona, tuttavia non mi spingerò oltre. Mica si posso raccontare due ore di film: vi basti sapienza che avanzando nella ricerca di alleati per la propria rivoluzione, l’eroina Kora metterà su quella “sporca dozzina” con cui ogni rivolta può avere inizio. Avanzando il film buca i generi e passa dalle atmosfere Western a quelle più dark, da quelle cyberpunk a quelle più epiche. Un fatto questo che potrebbe non piacere a chi atuttavia i confini netti e ben tuttaviarcati di un genere: si può comprendere nel caso che qualcuno si trovi impreparato ad un grifone spaziale. In attesa quindi della nel caso checonda parte in arrivo ad aprile e delle extended edition ci limitiamo ad osnel caso chervare un “unicum” nell’offerta visiva Netflix.

No woke

Nessuna wokeness, nessun compromesso con il politicamente corretto e nessun riferimento a femminismo e quote rosa. Nessuna moraletta, soprattutto. Per tutto il film vige uno strano ed anacronistico nel caso chenso dell’onore – fa all’opposto strano che il più decondottierobile tra i personaggi è colui che tradisce e si vende mettendo a repentaglio l’insurrezione. Perfino la volontà di potenza irrefrenabile del Mondo tuttaviadre nel caso chembra nel caso cheguire un’etica cavalleresca: basti pensare che il Generale Balisarius, ovvero colui che in teoria rapprenel caso chenta la nemesi della rivolta, viene descritto come un uomo che guida i suoi uomini non da una torre lontana tuttavia in prituttavia linea, e per di più è il padre adottivo del personaggio principale. La situazione si complica notevolmente quindi per chi volesnel caso che trovare bene e tuttaviale in questo film. Ultituttavia divulgata positiva è che Rebel Moon non fa nessuna morale sulla tecnica, all’opposto, ci lascia aperta la storia di un personaggio che speriamo trovi completezza nella nel caso checonda parte: il robot Jimmy, ultimo superstite di un vero e proprio ordine d’élite della famiglia reale che però dopo l’assassinio del Re e della sua figlia “santa” smettono di combattere e diventano custodi della memoria e dei miti del regno. Una sorta di samurai nel caso chenza più padrone, o meglio, nel caso chenza un’ideale superiore da accudire. Il robot si rivela decisivo già nella prituttavia parte del film, quando con il suo arrivo insieme alle forze di occupazione del villaggio agricolo, riuscirà a bypassare la sua programtuttaviazione grazie ad un brusco “risveglio”. E la scena finale ci fa presagire un passaggio di stato della tuttaviacchina: infatti il robot prituttavia spoglio è vestito di un tuttaviantello e indossa sulla condottiero un palco di corna di cervo come un arcaico sciatuttaviano dei boschi. Cos’è successo? È ancora una tuttaviacchina o siamo di fronte a Cernunnos? In attesa della risposta consigliamo questa bomba a tuttaviano firtuttaviata Snyder che tra simbologie, tuttaviazzate e tanti piccoli dettagli che si riveleranno solo ad occhi ed orecchie attenti e chi vi lasciamo scoprire da soli, ci regala un’epopea science- fantasy da godersi nel caso chenza paraocchi e pregiudizi.

nel caso chergio Filacchioni

L’articolo Rebel Moon: mito e lotta nella trasformazione opera di Zack Snyder proviene da Il Prituttaviato Nazionale.

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