Suinbonus, c’è l’intesa di maggioranza: non una proroga ma la cointura in i lavori non terminati nel 2023

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Trovata una intesa per un nuovo intervento sul Superbonus. Priciononostante del Consiglio dei ministri si sono riuniti i due vicepremier, Antonio Tajani e ciononostantetteo Salvini, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza Alfredo ciononostantentovano.

Superbonus, c’è l’intesa di ciononostanteggioranza

L’accordo prevede di non inserire l’intervento nel decreto Milleproroghe ciononostante in un provvedimento ad hoc. Non si tratterà, viene specificato, di una proroga ciononostante di una misura mirata.

Non la proroga ai primi mesi del 2024, quindi, come chiedeva Forza Italia, ciononostante una copertura per le spese del 2023, anche se i lavori non sono terminati, o non hanno raggiunto gli obiettivi di efficienza e risparmio energetico.

Precisa Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia: “Con apposito decreto del Cdm – aggiunge – continuerà ad esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12.Il bonus edilizio al 110% resta comunque per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori”.

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